sabato 8 dicembre 2012

Un apostrofo rosa tra le parole Inizio e Fine (da "L'Atipico" Novembre-Dicembre 2012)

INIZIO


La fine è il mio inizio è un libro di Tiziano Terzani. Uscito postumo, mi sembra. Significativo.
Se inizi una cosa, la devi finire!
Modi diversi, se ci fosse una scala di valori, per utilizzare parole uguali, in fondo.
C'è chi pensa che il mondo finirà. Presto.
Altri che è appena iniziato, "the best is yet to come", Sinatra, non Joe Rivetto
E se l'inizio presuppone una fine in quanto tale, alcuni aggiungerebbero all'uopo che il relativismo è tutto in quest caso.

La tua fine potrebbe essere un inizio, per(un)altro IL VERO inizio, quello per cui tutto potrebbe avere un senso.
Insomma, come sempre c'è gran confusione, qua, Maya o non Maya, non ce n'è per nessuno, e la vera fine del mondo potrebbe arrivare per un'autoimplosione, per la voglia mai celata di sovraccaricare, di prevalere, di porre una FINE a qualcosa di cui però non siamo artefici dall'INIZIO.
Di essere Dio, che se c'è è lui che in 7 giorni etc etc.
Dobbiamo trovare una spiegazione all'inizio per provare a capire la nostra fine, è inevitabilmente naturale, la voglia di retrocedere all'alba dei tempi, per spiegare la morte, unico vero ultimo baluardo democratico ('a livella, disse un Principe) ma anche inspiegabile fine di un inspiegato inizio.
Se poi al 22 Dicembre ci arriviamo davvero, magari con Gaza ormai rasa al suolo, noi che crediamo di poterci salvare affidandoci alle grigie rassicurazioni tecniche, chiediamoci dove tutto ebbe inizio.
Ma la fine può essere volutamente il nostro inizio, ripartire dal the end, fin, in un rewind tristemente conosciuto?
Potremo mai saperlo?

La fine non so se è il mio, ma ė un inizio, di quelli bruschi, che ti sembra di entrare subito in scena, lì nel centro dell'azione, ma poi sei troppo stanco per reggere la tensione.
L'inizio, non so se è la mia, ma in un certo senso è una fine, di abitudini consciamente aggiustate come quelle macchine che vedi con la carrozzeria di un colore e lo sportello, o il tetto, di un altro.
Di certo sono due grandi amici, che si divertono a burlarsi di noi, ignari spettatori di una vita, che è quello che fai fra loro due.

Forse un apostrofo rosa, forse una freccia, una corda, ma sicuramente con un inizio e una fine.


FINE