giovedì 1 aprile 2010

Rimbalzare tra voglie e nostalgie

voglia di cambiare completamente, voglia di tornare indietro....
voglia di essere semplicemente me stesso... vedo tanta merda...pochi sono quelli che ti capiscono, troppo pochi...Ritornare ad un passato che potrebbe essere la mia sola panacea...
Nostalgia, di qualcosa che è sfuggito e che non so più prendere, voglia di diventare ciò che voglio veramente...voglia di scrivere, per dimostrare forse solo a me stesso di sapere, di essere consapevole di ciò che ho fatto....
Strano essere, che quando ha tutto ciò di cui ha bisogno lo butta via, perché? Per poterlo riprendere? Troppo tardi spesso. Troppo spesso tardi. E poi ti ritrovi a rimpiangere, a ripensare a ciò che hai fatto. Vivi in un posto che non ti piace? Vattene... Vuoi qualcosa? Corri a prenderla...Citazione di qualcosa, questa...il solito chuck palahniuk forse, o forse no...Non so più niente...O forse so tutto...e non voglio ammetterlo...
Voglia di tornare indietro? Ritornare ad un passato che potrebbe essere la mia sola panacea...Ritrovare qualcosa che hai perduto è il solo rimedio per riscoprirne la bellezza, almeno a livello esteriore, superficiale, dato che forse tu, dentro di te, non l'hai mai messa in discussione...

lunedì 1 febbraio 2010

Pensieri inespressi.

Chiudere la porta.
Primo passo per la tua intimità.
Spegnere la luce.
Così non si può vedere ciò che pensi.
Posizione fetale.
Il male è fuori.
Adesso puoi partire, arrivare da Lei, o fuggire da questa realtà, da questo lenzuolo che altro non è che il cielo, da questo buio che altro non è che ciò che gli altri chiamano luce.
Ti vedi alla presentazione del tuo ultimo libro, a firmare autografi, a dispensare te stesso.
No, così non va.
Rapido flash forward.
Fantasma di te stesso, dickensianamente fluttuante in un natale a spiegarne lo spirito, a dire a quel te che non è te cosa è diventato, a ricordargli cos'era.
A ricordargli cosa sono io oggi...
Sognatore in un limbo fatto di libri letti e articoli pronti per un futuro che forse mai ci sarà.
Potenzialità represse...
Soprassalto improvviso, testa sbattuta contro una parete invisibile, dolore reale, mandi un buongiorno a chi sa...
"Il piacere di sentirsi gregge è più antico del piacere di essere io"...certo, buon vecchio Nietzsche, genio frainteso come al solito...Conformismi reali si sovrappongono al tuo voler essere diverso...Comandi reali ti impongono un essere uguale agli altri, bamboccione per forza, sognatore per scelta..
Costretto a chiudere la porta, a spegnere la luce, a mettermi in posizione fetale...
Diventerò ciò che voglio?
Sogno... manifestazione espletata, compiuta di ogni desiderio..
Vita...manifestazione implicita, potenziale di ogni sogno.
Mai raggiungerò una piena coscienza, un distacco completo tra onirico e reale.
Mai troverò uno spazio dove mediare tra sogno e vita.

sabato 23 gennaio 2010

Reinventiamoci il mondo, il palazzo concettuale è in fiamme(J. Morrison)

...Nel peggiore dei mondi possibile viveva, pressato da ogni parte, costretto a inorridire ogni giorno aprendo un giornale, e a vagare, tacciato di infondata sicumera. Si, continuiamo a giustificarci, a murarci in stanze troppo strette per respirare. E vivere? Ognuno ha la sua risposta.

...Non si riconosceva negli altri, non sapeva chi fosse, ma solo quale fosse il suo destino.
Destino.
altrimenti detto La sua volontà.
altrimenti detta Come sarebbero andate a finire le cose.
Rifiutava la morale.
Rifiutava una società odiosa.
Rifiutava ciò che gli altri pensavano fosse.
Odio, rassicurante destabilizzazione nervosa che fa soccombere i sensi.
Dove era?
Nel peggiore dei mondi possibile viveva, pressato da ogni parte, costretto a inorridire ogni giorno aprendo un giornale, e a vagare, tacciato di infondata sicumera. Si, continuiamo a giustificarci, a murarci in stanze troppo strette per respirare. E vivere? Ognuno ha la sua risposta."

"Nascere nasciamo tutti.
Crescere, respirare, riprodursi, fin troppo elementare.
Il difficile per lui arrivò quando non capì più per quale senso burattinesco dobbiamo essere in un dato luogo in un dato momento.
Ma, Vivere?
Non si riconosceva negli altri, non sapeva chi fosse, ma solo quale fosse il suo destino.
Destino.
altrimenti detto La sua volontà.
altrimenti detto Come sarebbero andate a finire le cose.
Rifiutava la morale.
Rifiutava una società odiosa.
Rifiutava ciò che gli altri pensavano fosse.
Odio, rassicurante destabilizzazione nervosa che fa soccombere i sensi.
Dove era?
Nel peggiore dei mondi possibile viveva, pressato da ogni parte, costretto a inorridire ogni giorno aprendo un giornale, e a vagare, tacciato di infondata sicumera. Si, continuiamo a giustificarci, a murarci in stanze troppo strette per respirare. E vivere? Ognuno ha la sua risposta."

A.B.

venerdì 22 gennaio 2010

NEO-HIPPIES

La musica rock, e l'essenza rocchenroll come la conosciamo nasce come esigenza d'intrattenimento nuovo,svincolato da parametri classici, e dalla voglia di essere popolare, cioè accessibile a tutti, non necessariamente raggiunta da tutti. Anche perchè, negli ultimi tempi (dagli sciagurati eighties) siamo sprofondati in una spirale di musica banale fatta dapprima di gruppi tutti uguali nell'onta di una moda (quelli degli anni 80, pur con eccezioni) e poi con un boom nichilisticamente fortissimo (il grunge) ...popolare, certo, anticonformista, e sofferto. Ma non è questo l'unico modo di vivere rocchenroll...come ci insegnano i 60s, il freak, lo strano, colui che vive una vita in armonia con ciò che lo circonda (anche se sotto effetto di strane sostanze) è colui che ha capito la sostanza prodroma del rocchenroll...E negli ultimi anni abbiamo assistito a un fenomeno neo-freak, neo-hippie, chiamatelo come volete, che ha dato vita a una serie di album e personaggi(devendra Banhart, Animal Collective, Fleet Foxes) tremendamente e favolosamente artistici, che certo, hanno riesumato la nostalgia verso Haight-Asbury e la Summer of love, ma si sono proposti come primi artefici di una nuova frontiera, che come sempre accade affonda le proprie radici indietro, molto indietro...ma allo stesso tempo si lega a ritmi latini e africani, formando così, una vera fusione fra i generi, che potremmo definire in molti modi...Certamente World music, certamente freak, certamente hippie...certamente rocchenroll

The very beginning

Sono qui, a scrivere, a pensare, a credere ancora di avere uno spazio adeguato nel mondo, ed è qui, davanti a una tastiera, è qui, con tutti i miei libri e la mia musica.
Pensare-scrivere ...atti incompiutamente complementari, complementariamente incompiuti.
Atti, dovuti, voluti, formali.
Tutto intorno gente, gente che non voglio, persone altrettanto fragili alla ricerca di uno scoglio cui aggrapparsi, alla ricerca di un sole scomparso.
I sogni non mancano, certo, amplificano la voglia di cambiare, di volere, di fuggire.
E l'ipocrisia di un sistema malato nel suo essere compiutamente immobile, ciò che viene scambiato per panacea, ed è in realtà veleno, versato di nascosto...
Pessimismo inutile...
In fondo gli occhi che mi guardano sono quelli di chi amo...
non è questo che mi manca, mi manca la libertà di fare ciò che voglio veramente..
Ma sono qui a scrivere, no?
E questo è ciò che voglio fare, per quegli occhi stupendi, per me..
Imprimere pensieri in un foglio, in una tastiera, in uno schermo...atti dannatamente compiuti...pura VITA