lunedì 12 marzo 2012

Buonanotte 23 (o degli occhi e dei gabbiani)

Occhi. Aperti, spalancati su un vortice di parole confuse.

Le guardano, come un gabbiano alla  ricerca di un mare che sembra lontano. Irraggiungibile.

Quegli occhi ormai quasi disidratati sanno, come quel volatile sfinito, che la libertà è là, in quel mare di parole che sta iniziando ora a delinearsi, formando un paesaggio meravigliosamente iconico, una frase finalmente compiuta.

E la meraviglia arriva, con la consapevolezza di avercela fatta. Ancora una volta.

Gli occhi si chiudono, il pennuto ha raggiunto l'irraggiungibile.

Si guardano, sorridono compiaciuti e se ne vanno.

Ognuno per la sua strada, ora che l'hanno trovata.

Buonanotte

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