Notti strane.
Ti sembra di dormire bene, tranquillo, magari incorniciato da qualche sogno, ma poi ti svegli la mattina e hai una confusione mentale che manco inception potrebbe rendere bene l'idea.
Continuo quindi la mia serie di elucubrazioni mattutine con quella che forse è la peggiore ma più comune: la confusione, quella condizione semi comatosa che tutti la mattina abbiamo ma che certi giorni si acuisce, portando la vittima in un limbo nel quale non riesce a fare niente se non dopo qualchè caffè e diversi minuti che sembrano però ore.
Quel caos mentale in cui si mescolano i sogni notturni, quelli a occhi aperti, quelli degli altri, creando un unicum neuronale che devasta, insieme a una sensazione di disprezzo verso il genere umano non indifferente, che sommandosi a quella normalmente in dotazione forma un mostro.
Svegliarsi male. Mi ci vuole un caffè, un altro.
Come ha detto David Lynch sull'Huffington Post ieri: "even bad coffee is better than no coffee at all"
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