martedì 21 febbraio 2012

Elucubrazioni mattutine 15 (o dei dialoghi fra me e me)

Alle volte non è rassegnazione, e nemmeno svilimento, ma solo rimettersi in carreggiata.



- Ti piace?


    - Cosa?


- Io, te, noi, questa architettura, il mondo?


    - Non saprei, a te?


- Forse non è che mi piace, è che va così, e forse non è il modo peggiore in cui possa andare.


   - Forse.



In altri casi ti trovi a pensare fin troppo sulle ragioni, sui perché delle tue scelte, sui come avresti voluto essere qualche anno fa a questo punto della strada.



- Ehi


   - Ciao


- Ti ricordi di me?


   - Certo, come potrei scordarmi di te, sei nella mia testa


- In realtà, sei tu che sei nella mia testa


   - Oh cazzo



Ma in fondo, non ci sono premi, né vincitori, né vinti.


Quindi non è rassegnazione, e nemmeno svilimento, ma solo rimettersi in carreggiata, dopo aver sbandato un po’, soli dentro quell’auto che è la nostra testa, in quella strada che è la nostra vita.



- Mi piace questa atmosfera, mi piace questo posto, lo ho scelto perché è quello di cui ho bisogno.


    - Vuoi dire che tu, io, noi – siamo reali? Siamo scientemente qui, scegliendo quello che è meglio per noi, volta per volta?


-Sì, certo, insieme.


    - Meraviglioso


-Dunque ti piace?


    - Forse non è che mi piace, è che abbiamo deciso che vada così, ed è il modo migliore in cui possa andare.




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