martedì 28 febbraio 2012

Precipue motivazioni del cambio di titolo del blog cui però non è seguita un'altrettanto necessaria modifica del colore di sfondo

E' tutto molto semplice.
Il nome del mio blog era fino a qualche minuto fa esattamente identico al nome del sottoscritto.
Mi immagino i commenti dei più assidui visitatori che ogni volta si trovavano sparato il nome del sottoscritto lassù in cima, e non era la cosa più elegante; faceva schifo, ammettiamolo.

Il problema è che finora avevo pensato a tanti possibili titoli, intestazioni, o quel che sono; ma niente mi sembrava rendesse l'idea di questo piccolo spazio nell'universo sconfinato del web.

Niente poteva emanare le mie sensazioni, le mie idee.
Niente mi sembrava adatto.
Niente.

Poi sabato, presenziando al concerto di Federico Fiumani, ho atteso invano una delle mie canzoni preferite dei Diaframma; ma il buon poeta/cantante/chitarrista/genio/uomoidealeperognidonna/iconanewwave/iancurtisitalianofortunatamenteconminoriistintisuicidi non me l'ha fatta.

Non ha suonato Neogrigio.
Non ha pronunciato la definitiva frase "il tuo candore sta svenando i miei giorni ferendo il bagliore della luce notturna, che si allontana in un sogno racchiuso nel buio: come una morte breve nelle stanze d'albergo".

Per me è stato un segno; un'evidente prova dell'ancor più evidente fatto che il titolo per il mio blog era lì, a portata di mano; era lì, nella canzone di uno dei pilastri della mia architettura mental/musicale.

Un segno, forse poco tangibile, ma molto chiaro, che il mio blog si sarebbe dovuto chiamare NEOGRIGIO.

Ed è perfetto.

PS: il colore dello sfondo rimarrà blu perchè ho provato il grigio ma non mi ci piace.
Mi perdonerete, seppur con una nota di palese derisione per l'incoerenza dimostrata?

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