Sono più o meno sempre stato uno sportivo.
Come già scritto e detto anche su queste pagine, ho nuotato
a livelli piuttosto buoni per molti anni della mia vita.
Poi a un certo punto ho deciso che le mie esigenze erano
cambiate, ho deciso che forse la mia vita doveva e poteva essere di più di un
bagno di due tre ore al giorno,
Avevo grandi idee, grandi progetti, e mi sono ritrovato un
modo solo per realizzarli: il divano.
L’eterna lotta tra sport e divano è dunque stata per me
nettamente impari: prima solo sport, poi solo divano, niente vie di mezzo,
niente alternative.
Devo dire che come prima ogni tanto sognavo il divano, lo
idealizzavo a fini anche meramente votivi (?) adesso (dopo l’età dello
sviluppo) lo giudico, lo ritengo responsabile della mia deriva fisica e, perché
no, anche mentale.
Quella specie di oggetto perfettamente progettato come un
imbuto, che ti attrae a sé e ti tiene fra le sue grinfie cullandoti mentre
guardi un film, ascolti musica, pubblichi cazzate sui social network.
È una forma di amore/odio, non vorrei ma finisco sempre lì,
e restarci è quello che in quel momento mi serve, anche se non riesco mai a
trovare una posizione adatta, ché quando succede è l’ora di alzarsi.
Strane leggi del cosmo, stai nel tuo divano per ore, fino a
quando hai raggiunto l’armonia dei sensi (per Homer sarebbe la conchetta
formata dalle chiappe, formatasi dopo anni di duro lavoro) ed è proprio quello
lì il momento in cui qualcosa di catastrofico accade.
Che sia lo squillo del telefono assurdamente e erroneamente
posato troppo in là, o la cena che è pronta o altre mille cause e concause.
Ché poi il divano a esser più seri potrebbe essere metafora
dell’amore, della felicità.
Tutte cose che ti attirano e non riesci mai a dire di no;
poi, quando le hai raggiunte, accade qualcosa e via, devi fuggirle, ti devi
alzare da quel divano che non può né deve essere esclusivamente la tua vita.
Sto scrivendo davanti al computer, su una sedia e qui
accanto vedo qualcosa che mi sta chiamando a sé.
Non resisto, addio.
Nessun commento:
Posta un commento